Cinque percorsi tematici attraversano l'opera di Don Renato.
Cinque passeggiate seguono il suo cammino artistico e spirituale, consentendo l'accesso al sistema di segni e di significati con cui affronta i grandi temi della vita.
Convivono con tranquilla naturalezza nella visione che Don Renato ha della realtà “le cose visibili e le cose invisibili" del Credo cristiano, tributando alla Ragione l'onore che le compete, ma rifiutandone l'idolatria, sempre lasciando spazio alla fantasia.
Che ci sia del male nel mondo e del male nell'uomo lo sanno tutti. Ma è nel Male che io credo. Come ne parla Gesù, maestro inattendibile per gli scribi di oggi come per quelli di allora, portavoce di rozze interpretazioni del mondo, ma che mi invoglia a fidarmi, più di tanti maestri oggi in cattedra.
Se il curato di campagna di Bernanos poteva dire “Tutto è grazia”, io sono felice di dire “ tutto è segno”. Nei miei viaggi, nei libri che leggo, negli incontri, sono oggetto di un assedio di segni, che di solito ho la fortuna di decifrare; e mi confermano nelle cose in cui credo.
“Non mi cercheresti se non mi avessi trovato” ha detto a qualcuno il Signore, ed è vero. Se mi pare di averlo trovato, quel Volto, è perché Lui mi ha guardato quando ancora ero cieco, e con i Suoi occhi ha aperto i miei occhi.
È il nodo che unifica due condizioni apparentemente contradditorie in una convincente esperienza quotidiana. Non che sia folle credere in un dio, ma una fede cristiana un po' di FOLLIA la richiede davvero. LA SPERANZA è l'àncora di tutti i desideri, sostegno di ogni stanchezza, coraggio per ogni impresa.